Gatto selvatico eriomoto
Il gatto selvatico ha abitudini notturne: durante il giorno sonnecchia nel folto della vegetazione o in rifugi veri e propri. Si tratta di animali territoriali, che delimitano un proprio territorio piuttosto vasto (in media 10 km²) marcandolo con segnali odorosi e visivi (ad esempio segnando i tronchi con le proprie unghie) e pattugliandolo costantemente per scoprire eventuali intrusi. Le aree periferiche del territorio possono sovrapporsi a quelle di altri esemplari, senza che ciò comporti scontri violenti.Caccia prevalentemente piccoli roditori, uccelli e rettili, ma quando il cibo scarseggia non disdegna di mangiare anche insetti. Ottimo pescatore, generalmente riesce a catturare piccoli pesci artigliandoli, dopo un paziente lavoro di attese e appostamenti. Solitario e territoriale, il gatto selvatico non forma coppie stabili: si accoppia in primavera, la gestazione dura 9-10 settimane e la femmina dà alla luce tra i 2 e i 4 piccoli (le gravidanze singole sono rarissime); la madre resta con i piccoli solo fino al raggiungimento dell'autosufficienza, generalmente all'età di 3-4 mesi.
La loro speranza di vita in natura si aggira attorno ai 15 anni.
orichetto blu
I pochissimi individui rimasti in natura sono a grave rischio di estinzione a causa dei gatti e dei ratti introdotti dall'uomo.Pappagallino di taglia intorno ai 18 cm, ha colorazione blu malva con riflessi argentati; guance, mento e petto sono bianco ghiaccio. Gli immaturi hanno becco e iride scuri. Il suo habitat è rappresentato dalle foreste di pianura e di montagna, dove predilige restare al riparo tra il fitto degli alberi. Timido e riservato, si muove a coppie o in piccoli gruppi di poche unità. Allestisce il nido nelle cavità degli alberi e delle palme, dove la femmina depone due uova. Entrambi i genitori si occupano della cova per 21 giorni, anche se il maschio si limita a stare sulle uova quando la femmina esce dal nido per le sue necessità fisiologiche. I giovani lasciano il nido a 8 settimane circa.
neofocena
La neofocena è quasi completamente priva di pinna dorsale. Al suo posto è presente una bassa cresta ricoperta da una spessa pelle denticolata. Questo dimostra che la forma ottimale del corpo che si è evoluta negli squali, nei delfini e nelle focene non è la sola forma del corpo possibile per un animale marino.
Le neofocene adulte sono di colore grigio chiaro uniforme. I piccoli neonati sono soprattutto neri con una zona grigia intorno alla cresta dorsale e diventano completamente grigi dopo 4-6 mesi. Gli adulti raggiungono 1,55 m di lunghezza e 30-45 kg di peso. I maschi diventano sessualmente maturi intorno a 4-6 anni di età e le femmine intorno ai 6-9 anni.Nelle acque giapponesi sappiamo che si nutrono di pesci, gamberetti, calamari, seppie e polpi. Le neofocene sono predatori opportunisti e si nutrono di una vasta gamma di cibi disponibili nel loro habitat. Non sono stati studiati i cambiamenti stagionali della loro dieta. Quando vivono in estuari, tra le mangrovie o nei fiumi ingeriscono apparentemente anche materiale vegetale, come foglie, riso e le uova deposte tra la vegetazione.Le neofocene si trovano generalmente da sole, in coppia, o in gruppi fino a 12 individui, sebbene siano state avvistate anche aggregazioni di circa 50 esemplari. I dati recenti suggeriscono che l'unità di base dei pod di neofocene sia la coppia madre/piccolo o una coppia di due adulti, e che i gruppi di tre o più individui siano aggregazioni di queste unità o di individui solitari. La struttura sociale in questa specie non sembra essere particolarmente sviluppata e la coppia madre/piccolo è probabilmente l'unica unità sociale stabile.Come altre focene, il loro comportamento tende a non essere così energico e spettacolare come quello dei delfini. Non cavalcano le onde delle scie e in alcune aree sembrano temere le imbarcazioni. Nel fiume Yangtze, si sa che le focene attere saltano fuor d'acqua e si tengono "in piedi" sulla coda. Il parto avviene in tarda primavera e agli inizi dell'estate, dopo un periodo di gestazione di 10-11 mesi. I piccoli si aggrappano all'area di pelle denticolata del dorso delle loro madri e vengono trasportati da esse quando nuotano. I piccoli sono svezzati a 6-15 mesiSebbene in acqua non compiano alcuna acrobazia, si crede che le neofocene siano nuotatrici molto attive. Generalmente nuotano appena al disotto della superficie dell'acqua e si ruotano su un fianco quando riemergono per respirare. Questo movimento rotatorio disturba molto poco la superficie dell'acqua, così, quando riemergono per respirare, sembra che sorvolino la superficie. Generalmente rimangono in superficie per un minuto, effettuando 3 o 4 veloci respiri in successione prima di reimmergersi velocemente nell'acqua. La focena attera spesso copre una grande distanza tra un punto dove emerge in superficie e l'altro.
Scimmia leonina
La scimmia leonina ha il pelo è lungo e soffice, di consistenza setosa e di un colore che va dall'arancio dorato al giallo albicocca: attorno alla testa e sul collo il pelo è particolarmente lungo, formando una sorta di criniera (da qui l'aggettivo "leonina"), che può essere gonfiata drizzando i peli. In particolare, questi animali possiedono due ciuffi di pelo al di sopra delle sopracciglia, che ricadono lateralmente andandosi a fondere col resto della criniera, ma che tuttavia sono particolarmente erettili.
La faccia è appiattita, glabra, con due narici assai distanziate: la pelle è di colore grigiastro. Le mani non presentano pollici opponibili: hanno inoltre unghie appuntite (dette tegulae), fatta eccezione pi pollici, i quali presentano unghie larghe ed appiattite.Si tratta di animali diurni ed arboricoli: durante la notte, cercano riparo in cavità dei tronchi d'albero, mentre di giorno, per sfuggire alle ore più torride della giornata, si riposano al riparo nella vegetazione più fitta. Vivono in gruppi che contano da due a otto individui, composti da una coppia dominante e dai cuccioli di due o tre parti precedenti: a volte, possono entrare a far parte del gruppo anche parenti della femmina dominante. Per il resto, si tratta di animali piuttosto territoriali, che delimitano la propria zona tramite messaggi odorosi (che vengono lasciati strofinando delle particolari ghiandole soprapubiche contro supporti in zone di confine con altri territori) e particolari vocalizzazioni. Qualora qualche intruso violi i confini del territorio e lo invada, viene solitamente accolto dal gruppo proprietario di quest'ultimo che lo fissa in maniera insistente: qualora l'intruso insista nell'invasione, sopraggiungono manifestazioni di minaccia come la bocca aperta con le labbra tese (in modo tale da scoprire i denti) o la "posizione della strega", dove la schiena viene inarcata ed il corpo tenuto lateralmente rispetto all'intruso, coi peli ben eretti per aumentare il volume corporeo. Raramente si arriva a manifestazioni violente.
Nell'ambito del gruppo, si tratta di animali molto attaccati gli uni agli altri.Le scimmie leonine sono animali onnivori: si nutrono principalmente di frutta ed invertebrati, ma qualora si presenti l'occasione non disdegnano di integrare la propria dieta con piccoli vertebrati (lucertole, nidiacei) e uova.
Per catturare gli insetti e le loro larve, utilizzano le lunghe ed affusolate dita armate di artigli per scavare nel legno marcescente e mettere allo scoperto i loro nidi.
Il periodo riproduttivo cade in natura durante la stagione delle piogge, ossia fra settembre e marzo nell'emisfero australe: la femmina può portare a termine con successo anche due gravidanze l'anno. Come nelle altre specie di callitricidi, la femmina dominante è anche l'unica a potersi riprodurre, impedendo alle altre femmine del gruppo (solitamente sue figlie o parenti) di raggiungere l'ovulazione mediante l'emissione di feromoni.
La gestazione dura generalmente poco più di quattro mesi, al termine dei quali vengono dati alla luce solitamente due gemelli (ma può accadere che nasca un unico cucciolo, così come tre o quattro gemelli) che pesano circa 55 g ed alla nascita sono già ricoperti di pelo ed hanno gli occhi aperti. Sono tuttavia del tutto dipendenti dalle cure dei genitori: per le prime due settimane è la madre a portarli, tenendoli attaccati al ventre ed al dorso. In seguito è il padre che si accolla i cuccioli, spesso coadiuvato anche dagli altri membri del gruppo, lasciandoli alla madre solo per la poppata, ossia all'incirca ogni due o tre ore. Curiosamente, in questa specie è stato osservato che i giovani alle prime armi con l'allevamento di cuccioli tendono a prendersi cura preferibilmente di cuccioli del loro stesso sesso, mentre gli adulti con esperienza non fanno differenza fra maschi e femmine.
I cuccioli vengono svezzati completamente attorno al mese e mezzo d'età, anche se cominciano a prendere confidenza coi cibi solidi già a partire dalla terza settimana di vita. Essi restano nell'ambito del gruppo anche dopo aver raggiunto la maturità sessuale, ossia a circa un anno e mezzo per le femmine ed a due anni per i maschi. Questi ultimi sono anche i primi ad allontanarsi dal gruppo, attorno ai tre anni d'età.
La speranza di vita di questi animali in natura si aggira attorno ai 15 anni, mentre in cattività supera facilmente i 20 anni: il record di longevità appartiene ad un esemplare in cattività vissuto 28 anni.
Lupo grigio
Il lupo appartiene alla famiglia dei Canidi. Tra i canidi il lupo è il più grande come dimensioni.
La funzione di ogni lupo è organizzata all'interno di un branco, con una struttura sociale fortemente gerarchica.
Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa (di cui solo uno dei due componenti può essere il "capo") possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono capi nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.
Anche se la maggior parte delle coppie alfa è monogama, ci possono essere alcune eccezioni: un individuo alfa può preferire l'accoppiamento con un lupo di importanza minore nella scala sociale, in particolare se possiede legami di parentela molto vicini con l'altro alfa (fratello o sorella, ad esempio). Si è osservato che se un esemplare Alfa muore, il compagno o la compagna spesso non forma una nuova coppia con un altro soggetto, ma rimane da solo a guidare il branco. Tuttavia a volte può succedere che il lupo o la lupa vedova prendano un nuovo compagno.
Solitamente, solo la coppia alfa è in grado di crescere una cucciolata (gli altri lupi del branco possono allevare, ma, di solito, non possiedono le risorse necessarie a portare i cuccioli alla maturità). Tutti i lupi del branco assistono la crescita dei cuccioli. I piccoli, quando diventano adulti, possono scegliere se rimanere all'interno del branco e aiutare ad allevare i nuovi nati, opzione di solito scelta da alcune femmine, oppure disperdersi, scelta presa in considerazione più che altro dai maschi.
La grandezza del branco può cambiare con il passare del tempo secondo alcuni fattori, come l'habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile. I branchi possono contenere dai 2 ai 20 lupi, sebbene un branco medio contenga circa 6 o 7 lupi. Un nuovo branco si forma quando un esemplare abbandona il suo branco di nascita e rivendica un suo territorio. I lupi solitari possono viaggiare in cerca di altri individui anche per distanze molto lunghe. Gli individui che si disperdono devono evitare i territori di altri lupi perché gli intrusi su territori già occupati vengono cacciati via o uccisi.
La gerarchia (guidata dalla coppia alfa) influisce su tutte le attività del branco. Nei branchi più grandi, si possono trovare, oltre a quella principale, altre due gerarchie separate: la prima viene esercitata sui maschi del branco ed è guidata dal maschio alfa, l'altra sulle femmine del branco, ed è governata dalla femmina alfa. In questo caso, il maschio alfa sarà il componente più importante della coppia alfa, sebbene, in alcuni casi, sono state osservate situazioni in cui la femmina alfa abbia preso il controllo dell'intero branco. Le gerarchie del maschio e della femmina sono interdipendenti, e sono costantemente mantenute da complesse e aggressive manifestazioni di predominio e di sottomissione.
Oltre alla coppia alfa, si possono trovare, specialmente nei branchi molto grandi, un lupo o dei lupi beta, un "secondo in comando" rispetto agli alfa. Normalmente, i beta assumono un ruolo più importante nel gruppo aiutando l'allevamento dei nuovi nati, spesso sostituendo i genitori quando la coppia alfa non è presente.
La perdita di grado può essere immediata o graduale. Un lupo più vecchio può semplicemente scegliere di lasciare il proprio posto quando gli si presenta un pretendente motivato, evitando spargimenti di sangue o lotte. Dall'altro lato, però, l'individuo sfidato può scegliere la lotta, che può avere diversi gradi di intensità. Mentre la maggior parte delle aggressioni dei lupi è più che altro ritualizzata, e non prevede danni fisici, uno scontro in cui la posta in gioco è così importante può facilmente risultare in ferite o danni per uno dei due o anche per entrambi. Colui che esce sconfitto da uno scontro del genere viene molto spesso cacciato via dal branco, o addirittura, seppur molto raramente, viene ucciso dagli altri membri del branco come atto di ribellione. Questo tipo di scontro si verifica principalmente durante la stagione degli accoppiamenti.
L'ordine gerarchico all'interno del branco è stabilito e mantenuto attraverso una serie di posizioni e di incontri rituali. I lupi preferiscono opporre un'ostilità psicologica anziché fisica, ciò significa che uno stato molto alto nella scala sociale è basato molto più sulla personalità o sull'atteggiamento, che sulla taglia dell'individuo o sulla sua forza fisica. Il grado sociale, chi lo detiene, e quanto è elevato nella gerarchia varia molto tra branchi e individui. In branchi molto grandi, o in un gruppo di giovani lupi, il grado sociale può mutare costantemente, oppure essere circolare (esempio, lupo A ha il predominio su lupo B, che a sua volta ha predominio su quello C, che ha il controllo su A), o "incrociato" (il lupo A ha il predominio sul lupo B, cha ha il predominio su C, che a sua volta controlla D e quest'ultimo controlla B. Un eventuale E controlla C, e così a seguire...).
In un branco normale, comunque, solo un lupo assume il ruolo di omega (vale a dire il più basso ruolo nella scala sociale del branco). Questi individui subiscono il maggior numero di aggressioni dal resto del branco, e possono essere soggetti a varie forme di crudeltà (a partire dal costante predominio dagli altri membri del branco fino a continue molestie, anche fisiche). Sebbene, dopo un'affrettata analisi, questa disposizione possa sembrare discutibile, la natura dinamica del branco esige che un lupo sia al gradino più basso della scala sociale. Infatti, tali individui sono forse più felici, pur sopportando continue dimostrazioni di forza e di sottomissione, che vivendo da soli. Per i lupi, il cameratismo, non importa in quale forma, è preferibile alla solitudine, e, invero, i lupi sottomessi tendono a scegliere un basso grado nella gerarchia piuttosto che rischiare di morire di fame. Nonostante ciò spesso gli omega osano sfidare la coppia alfa e se questi vengono sconfitti vengono cacciati dal branco. Questi potranno tornare nel branco originario o entrare in un nuovo in una sola maniera: sfidare e sconfiggere una coppia alfa subentrando a essi.Il maschio alfa o qualsiasi altro lupo più importante, dopo aver ferito o aggredito l'omega, puliscono la ferita per evitare che si sporchi portando poi malattie al branco o al sottomesso.
Il ruolo del lupo omega all'interno del gruppo è stato riconsiderato, però, in tempi recenti alla luce di nuove osservazioni. Come scrive Shaun Ellis, uno scienziato divenuto famoso per il suo vivere tra i lupi:« I lupi omega hanno un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del branco. La loro funzione è disinnescare le tensioni che si creano all'interno del gruppo, minimizzando la possibilità che situazioni di conflitto possano indurre i lupi a ferirsi gravemente. A partire dalle due o tre settimane di vita, il cucciolo omega è sempre al centro di continui litigi fra i componenti della cucciolata. Gli individui omega imparano rapidamente come attirare l'attenzione su di loro sia col gioco sia comportandosi come "buffoni di corte" o clown. Con una serie di comportamenti istintivi ma anche appresi, che vanno da particolari posture del corpo a espressioni facciali e vocalizzi, il lupo omega è in grado di calmare la situazione, evitare ferimenti e ripristinare l'armonia.
Spesso il lupo omega è stato definito la "cenerentola" del branco perché ritenuto di basso rango e trattato come tale dagli altri membri. Questa convinzione deriva probabilmente dal fatto che, durante il pasto, gli omega vengono ripetutamente allontanati dalla carcassa. Al contrario, questo comportamento potrebbe essere giustificato dalla necessità di consentire agli individui di rango elevato di cambiare posizione attorno alla preda senza dover combattere con gli altri componenti del branco per poter quindi scegliere le parti e le quantità adeguate alla loro posizione sociale. Lupi affamati potrebbero anche farsi molto male l'un l'altro senza l'intervento degli omega. Una volta che il resto del branco ha terminato il pasto, gli omega vengono ricompensati con il permesso di accedere ad alcuni bocconi pregiati, appositamente tenuti in serbo per loro dai lupi beta. E' quindi probabile che, nonostante le apparenze, gli individui omega abbiano un rango specialistico elevato e godano di grande considerazione all'interno del branco.
L'ululato del lupo omega, con la sua ampia estensione, è il più armonioso tra tutti e anche questa caratteristica, in momenti di tensione, può aiutare a riportare la calma quando i lupi sono sulla difensiva. »
Adesso ho finito ciao a tutte la vostra bluerose<3
Spero davvero che vi piaccia!!!!!!!!
RispondiEliminaciao ciao bluerose<3
Wow!
RispondiEliminaQuante cose che hai scritto! :)
Si lo sò !!! non pretendo che uno si metta a leggere tutto sarebbe noioso o almeno, per molti lo sarebbe!!
EliminaPerò mi faceva piacere approfondire un po' su questi animali di cui si sà così poco perchè quando guardavo questo anime non sapevo neanche cosa fosse una neofocena e nessuno mi sapeva rispondere, così ho pensato che se qualcuno come me si faceva delle domande era giusto dargli delle risposte.
va bè ora ti saluto
ciao bluerose<3